Michele Sambin: Avvistamenti/Sonimage – Palazzo Tupputi (2021)
AVVISTAMENTI (Non) è un festival XIX Edizione BISCEGLIE 27 – 30 dicembre 2021 Palazzo Tupputi un progetto di Cineclub Canudo
La diciannovesima edizione di Avvistamenti (non) è un Festival, diretto da Antonio Musci e Daniela Di Niso, si svolgerà a Bisceglie, dal 27 al 30 dicembre 2021, nel Palazzo Tupputi. Avvistamenti è un’iniziativa del Cineclub Canudo, prodotta da Apulia Film Commission e Regione Puglia – Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali POC 2007/2013 e del Piano straordinario “Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”, nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network 2021. Il festival, che può contare anche sul patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Bisceglie. Avvistamenti è un progetto apolide e intermediale, che esplora la cinematografia sperimentale nel suo complesso rapporto con le altre arti. Dal 2002 promuove un approccio innovativo al video d’autore, collocandolo nell’ambito delle arti performative. In programma, infatti, ci sono sia proiezioni di video e film sperimentali, con la sezione Made in Italy curata da Antonio Musci, sia performance audiovisive, con la Rassegna di Suoni Immagini Sonimage, curata da Musci e dal compositore Gabriele Panico, che vedranno il coinvolgimento di numerosi artisti, provenienti da tutta Italia, invitati a dialogare artisticamente con l’opera viva e multiforme dell’artista Michele Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performance, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore. Si parte lunedì 27 dicembre alle ore 17.30, nella sala degli specchi di Palazzo Tupputi con l’incontro, intitolato L’eredità di un genio: l’Archivio Carmelo Bene, per fare il punto sull’eredità culturale di Carmelo Bene. Ne discuterà lo studioso di immagini in movimento, Bruno Di Marino, con il Direttore del Polo biblio-museale di Lecce, Luigi De Luca, regista del preziosissimo recupero del fondo Carmelo Bene presso la Biblioteca Bernardini di Lecce. Si prosegue alle ore 19 nel Laboratorio Urbano, sempre a Palazzo Tupputi, con la rassegna Made in Italy, con le proiezioni di Rossella Piccinno, Interramento del mio sogno di sposa (2021), Anna Marziano, Al largo (2020) e Michele Sambin, Non cosa ma come (2009), seguite dall’incontro con gli autori. Alle 21.30 la rassegna Sonimage si apre con la performance inedita ArchiVivo – Michele Sambin Remixed Video (1965-2021), di Basmati (Saul Saguatti, Audrey Coïaniz: live animation/Filippo Bonelli: audio) e la partecipazione di Michele Sambin. Si tratta di una reinterpretazione dal vivo dell’opera di Michele Sambin, con tecniche di animazione manuale sui materiali audiovisivi presenti sul sito www.michelesambin.com, archivio dei principali progetti dell’artista. La performance prevede il coinvolgimento musicale di Michele Sambin, che suonerà improvvisando sulle immagini – (ri)create appositamente da Basmati – che l’artista vedrà per la prima volta sullo schermo. A seguire Michele Sambin si unirà a Gabriele Panico per la performance, anch’essa inedita, Tortorello (2018-2021). Gabriele Panico e Michele Sambin hanno collaborato in più occasioni proponendo la loro musica in relazione a immagini in movimento. In questa occasione la musica di Gabriele ospita il sax di Michele e si confronta con un’immagine statica. Il dipinto di Sambin lentamente affiora sullo schermo alle spalle dei due musicisti in controluce. Martedì 28 alle 17.30, nella sala degli specchi, l’appuntamento è con l’etichetta biscegliese Auand Records, per ripercorrere insieme al suo fondatore, il produttore Marco Valente, intervistato da Gabriele Panico, i suoi Vent’anni di musica tra ricerca e innovazione. Alle ore 19, nel Laboratorio Urbano, tornano le proiezioni e gli incontri con gli autori di Made in Italy, con questo programma: Alberto Baroni, Le iugement (2021), Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa, Dagadòl (2017), Filippo Ticozzi, Still-lifes (2020), Dissipatio (2020). Alle 21.30 per Sonimage assisteremo al re-enactment di Il tempo consuma (1978-2021) di Michele Sambin, eseguito da Ludovica Manzo. La storica performance che utilizza il videoloop, dispositivo analogico creato da Sambin nel 1978, viene reinterpretata da Ludovica Manzo, che entrerà in relazione con l’opera attraverso il proprio corpo, la voce, i suoni e utilizzando per la prima volta la versione digitale del videoloop, elaborata da Alessandro Fiordelmondo e Paolo Oster (C.S.C. Università di Padova). A seguire, Walter Forestiere e Michele Sambin propongono la performance Due di Duo, (1979-2021). Walter Forestiere prenderà il posto di Michele Sambin, proponendo una sua versione aggiornata della videoperformance “Duo per un musicista solo”, eseguita per la prima volta nel 1979. Il dialogo con sé stesso è reso possibile attraverso un complesso sistema video a circuito chiuso. La performance prosegue con la rivisitazione di “Un violoncello per due suonatori”, realizzata da Sambin nel 1971, il quale improvviserà al violoncello, manomesso da Walter Forestiere attraverso scordature e suoni percussivi: ciascuno dei due musicisti dovrà interagire con le azioni dell’altro. Mercoledì 29 alle 17.30, nella sala degli specchi, ci sarà un incontro, moderato da Bruno Di Marino, con il professor Giovanni Dotoli, poeta e scrittore, professore emerito dell’Università “Aldo Moro” di Bari, nonché principale studioso di Ricciotto Canudo, l’intellettuale nato in Puglia nel 1877, amico di Apollinaire e Picasso. Considerato il primo teorico del cinema – sua è infatti la definizione “Settima Arte” – e appassionato sostenitore delle avanguardie artistiche e cinematografiche di inizio 900, ci consegna agli albori del cinema all’inizio del secolo scorso, un’eredità culturale importante, di cui saranno evidenziate le connessioni con i nuovi linguaggi artistici contemporanei. Alle ore 19 ci si sposta nel Laboratorio Urbano per le proiezioni e gli incontri della rassegna Made in Italy: Francesco Dongiovanni, Non si sazia l’occhio (2020), Giuseppe Boccassini, As In A Land, A Vagary (2021), Lunar Studies (2021), Mauro Santini, Canto della terra (2020), Vaghe stelle (2017-2020). Alle ore 21.30 Sonimage si apre con la performance audiovisiva inedita Scandalosi furti (2021) di WARSHADFilm (Tiziano Doria, Samira Guadagnuolo), con la partecipazione di Michele Sambin. La performance sonorizza una proiezione cinematografica di film originali, svolta per mezzo di due proiettori 16mm e un proiettore 35mm per diapositive. Le immagini filmiche di una terra arcaica saranno messe in relazione con l’architettura interna del palazzo Tupputi, la voce di Samira Guadagnuolo e i suoni prodotti dalla tromba di Giuliano Di Cesare e dai sassofoni di Vittorio Gallo e Michele Sambin. A seguire Michele Sambin si unirà a Salvatore Insana e Silvia Cignoli per la loro performance Trataka / Io ho fissato il fuoco per sempre (2020). Il Trataka è una pratica utilizzata molto nello yoga, specie nella fase di “pulizia della mente”. Consiste nel fissare un oggetto ripetutamente, per poi chiudere gli occhi e riprodurlo nella nostra mente. Prende corpo dunque un’ipnosi collettiva, un nemico invisibile, subliminale, un’energia impalpabile sul punto di esplodere. Michele Sambin prenderà parte alla performance unendo la propria musica a quella di Silvia Cignoli e alle immagini di Salvatore Insana. La serata si conclude con Fabio Scacchioli e Vincenzo Core che accoglieranno Michele Sambin nella performance La descrizione delle stelle fisse (2021), che tenta di esplorare i limiti temporali dello sguardo, a partire dalle immagini del viaggio della sonda spaziale Cassini-Huygens. Il sax di Michele Sambin dialogherà con la chitarra elettrica di Vincenzo Core e con le immagini trattate da Fabio Scacchioli. Giovedì 30 alle 17.30, nella sala degli specchi, ci sarà un incontro, moderato da Gabriele Panico, con Raffaella Ronchi, Docente del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e direttore artistico del festival URTIcanti e Vittorio Gallo, musicista che ha condiviso un intenso percorso artistico con Gianni Lenoci, vero e proprio punto di riferimento musicale, e non solo, per diverse generazioni di musicisti pugliesi. Nel corso dell’incontro, organizzato in collaborazione con l’Ass. Cult. Musicale “Gianni Lenoci”, sarà presentato il libro di Lenoci, pubblicato dopo la sua morte, intitolato Alchimia dell’istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore: sarà l’occasione per ascoltare le testimonianze dei tanti musicisti presenti che lo hanno conosciuto o che hanno suonato con lui. Alle 19 nel Laboratorio Urbano tornano le proiezioni e gli incontri della rassegna Made in Italy con Gaël de Fournas e Federico Francioni, Akouchetame (2020), Cristina Picchi, Unfolded (2019), Luca Ferri, Mille cipressi (2021), La casa dell’amore (2020). Alle 21.30 Sonimage si apre con la performance À vide – storia naturale del vuoto (2021), di Francesco Massaro (clarinetto basso e live electronics) & Bestiario (Mariasole De Pascali: flauto, ottavino, flauto in sol/Adolfo La Volpe: lap steel guitar, live electronics/Michele Ciccimarra: cupaphon, batteria, percussioni/Egidio Marullo: temporary painting), cui si unirà Michele Sambin. La performance indaga le relazioni tra infinitamente grande e infinitamente piccolo, attraverso l’osservazione della microbiologia (Micrographia) e dei grandi ammassi di galassie (Filamento dei Pesci-Balena). Attraverso la relazione tra suoni e immagini essa prevede l’esecuzione di due partiture per improvvisatori “multimediali”. Sambin si unirà alla performance con interventi di pittura digitale e improvvisazioni sonore. A seguire la performance inedita Two Sax One Play (2021), in cui Vittorino Curci e Michele Sambin si incontrano musicalmente per la prima volta suonando il sax. Per finire, un ensemble di sette musicisti, Vittorino Curci, Giuliano Di Cesare, Walter Forestiere, Vittorio Gallo, Francesco Massaro, Gabriele Panico e Michele Sambin, reinterpreteranno Un suono a testa (1976-2021), una video-partitura di Sambin del 1976. I sette volti che appaiono nella partitura saranno interpretati musicalmente dai musicisti con i loro rispettivi strumenti. La performance genererà, nella sua fase finale, una grande improvvisazione a cui parteciperanno tutti i musicisti presenti. Sarà una grande festa all’insegna dell’arte, della musica, del video e del cinema di un grandissimo interprete della nostra epoca, Michele Sambin, che con grande generosità e passione gioca a relazionarsi artisticamente con molti altri amici di Avvistamenti su proposta dei suoi curatori. Ospite d’eccezione di questa edizione, a lui è dedicato il progetto Archè/Téchne, vincitore della nona edizione dell’Italian Council, realizzato dal Cineclub Canudo in collaborazione con il Museo Castromediano e i festival Avvistamenti e Instants Vidéo di Marsiglia, grazie al sostegno Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nell’ambito del programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo Italian Council (IX edizione, 2020), a cura di Bruno Di Marino, con la direzione organizzativa di Antonio Musci e Daniela Di Niso. Questo progetto (patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia, Provincia e Comune di Lecce, Polo biblio-museale di Lecce e Apulia Film Commission) vedrà a breve il Museo Castromediano acquisire, nella propria collezione permanente, un’importante opera di Sambin del 1978, Il tempo consuma, al centro di una grande mostra personale che si inaugurerà al Castromediano il 29 gennaio 2022. Un’opera estremamente significativa nella storia della performing art, proprio per l’innovazione apportata da Sambin al linguaggio artistico della performance, per effetto del suo sapiente utilizzo creativo delle nuove tecnologie e per aver ideato e introdotto per primo la tecnica del videoloop a partire dal 1978. L’opera sarà al centro di un progetto espositivo più ampio, oltre a una serie di altri eventi, tutti incentrati sull’opera di Sambin, tra cui anche il re-enactment della performance originale e la creazione di una nuova installazione immersiva, a partire dal video storico, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Una digressione tecnico-poetica dall’analogico al digitale. L’opera è stata presentata in una grande mostra a La Friche la Belle de Mai a Marsiglia il 12 novembre 2021 in occasione della 34 edizione del Festival Instants Vidéo e sarà visitabile fino al 13 febbraio 2022. Tutti gli eventi in programma sono gratuiti. Si accede con certificazione verde, rispettando le prescrizioni normative in materia di contrasto al Covid-19. Programma completo http://www.avvistamenti.it/27-30-dicembre-2021sonimagemichele-sambin-arche-techne-made-in-italy/ Informazioni Tel. 340 2215793 / 340 6131760 scarica il CS_Avvistamenti_Palazzo_Tupputi programma avvistamenti con sinossi e bio Foto di Alessandro de Leo |